Era una giornata calda giornata d'estate, Oliver si stava preparando ad accogliere l'arrivo di un nuovo membro in famiglia. Aveva indossato una salopette in jeans e una canotta bianca e delle infradito.
M: » Oliver, oggi arriverà a casa un nuovo fratellino. Ricordi?
O: » Si, mamma lo ricordo. Come si chiama?
M: » Si chiama Jason
O: » E' un bel nome
Dopo la nascita del figlio, Oliver, gli era stato comunicato alla madre che non poteva avere altri figli. Cosi i genitori optarono per un adozione, avevano scelto un altro maschietto di nome Jason. Il bambino si presentò loro con piccolo zainetto aveva addosso dei pantaloncini neri e una maglietta a manica corta di cotone blu scura, capelli corti castani e due occhi grandi e severi di colore marrone.
« Ciao, io mi chiamo Oliver
Il piccolo Oliver di cinque anni si avvicinò all'altro bambino, con i suoi occhi chiari e la carnagione piu' chiara rispetto all'altro, allunga verso di lui una manina aspettando che l'altro ricambiasse la stretta di mano. Ma Jason sembrò un bambino timido che si ritrasse nascondendo il suo visino dietro ad un peluche che teneva in mano, era un coniglietto lo portava sempre con se, l'unica cosa che gli era rimasta dei suoi genitori.
Oliver lo guardò un pò scettico, non capiva il suo comportamento. La madre si avvicinò cauta a Jason allungando la propria mano verso di lui, qualcosa in quel bambino scattò. Facendo un passo in avanti a lei ricambiando quella stretta di mano come un vero ometto.
Il padre guardo fiero i suoi due bambini, Oliver e Jason, sperava dentro di se che quei due un giorno si potessero andare d'accordo.
» Mi chiamo Jason..
La sua voce cosi timida che a stento i presenti riuscirono a percepire, Oliver prese la mano del nuovo fratellino trascinandolo con se verso la stanza dei giochi.
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