«Volete vedere la vostra stanza?»
Non ho idea di come possano essere i letti qui. Ma sono talmente stanca che potrei anche mettermi a dormire per terra.
«Si…Ti ringrazio»
Violet si alzò e dopo aver aiutato Nainai a fare altrettanto si incamminò seguendo la giovane locandiera. Salite le scale che portavano al piano superiore attraversarono uno stretto corridoio fino a giungere ad una porta. Mela la aprì e vi entrò fino a raggiungere la parete opposta. spalancando una piccola finestra da cui penetrò copiosa la luce.
«…E così si è scoperto che il governatore di Ostelria si era innamorato di una donna anguilla. Un’anguilla capite?»
Mela nel breve tratto tra il salone e la camera gli aveva spiattellato tutti i pettegolezzi più famosi della cittadina, parlando senza sosta.
Basta non ne posso più. Mi scoppiano le orecchie…
Il locale illuminato appariva molto semplice ed arioso e sembrava essere stato ricavato da un vecchio solaio. All’interno vi erano due letti sistemati proprio sotto la finestra, che rimaneva al centro di essi. Oltre a due comodini ed un vecchio mobile Violet notò anche un catino appoggiato su di un supporto in ferro in un angolo della stanza.
Il tutto per quanto semplice era molto pulito e ordinato. Anche i letti parevano ben sistemati e dalle coperte fresche.
Beh, sembra pulita…
Poi un rumore improvviso che proveniva dall'alto.
Mfmfmfmf…pssssssss
Sembrava un verso, e proveniva dal soffitto della camera.
«Che cos’è questo rumore?» Violet lo udì di nuovo.
«Oh questo intendi? È un ghiro!»
«Un ghiro?»
Violet guardò le travi che attraversavano il soffitto della stanza cercando di trovarlo con lo sguardo, senza ruscirci.
«E dove sta?»
Mela inclinò il volto, pensierosa.
«Beh ancora non lo so. Ho annusato tutto il piano ma non sono riuscita a trovarlo»
«…Ah»
Mela continuando a parlare diede una veloce sistemata ai letti.
«Tranquilli! Dorme tutto il giorno, non vi darà fastidio! Ha pagato tutto il mese quindi non posso mica buttarlo fuori» Mela sorridendo diede una veloce sistemata ai letti.
Violet sgranò gli occhi.
«Allora vi lascio riposare»
Mela abbandonò la stanza, richiudendo la porta dietro di sé. Violet e Nainai si trovarono finalmente soli.
Dalla finestra aperta soffiava una leggera brezza. Violet si avvicino alla finestra appoggiandosi al davanzale per contemplare la vista della città, osservando il sole che ormai calante si stava andando a nascondere oltre il profilo delle montagne in lontananza.
Era più estesa di quello che si poteva pensare a prima vista, ma era difficile stabilire se fosse più grande di Giltown.
Cavolo ne abbiamo fatta di strada. Speriamo che almeno alla gilda qualcuno sappia darci qualche informazione. Chissà come stanno Célene ed i bambini…
«Beh, direi che alla fine ci è andata bene no?»
Violet si rivolse al nano che si era avvicinato al letto fissandolo. Aveva gli occhi stanchi.
«Hai sonno?»
Nainai si voltò verso di lei, visibilmente stanco.
«Si, anche io»
Era ancora presto ed il sole accennava appena a nascondersi dietro le montagne, ma quelle giornate di cammino e gli shock subiti avevano lasciato il loro segno.
«Beh non puoi mica dormire vestito…»
Violet dolcemente cominciò a spogliare il nano cominciando dal mantello, per poi aprire i lacci che tenevano legati il pettorale ed i gambali.
Sotto L’armatura il nano nascondeva delle vesti semplice e marroncine. Violet notò che anche lungo il corpo il nano era solcato da cicatrici, alcune delle quali sembravano molto profonde. Era il corpo di un vecchio avventuriero.
Cavolo che fisico! Deve essere stato molto forte….
Una volta svestito lo aiutò ad entrare nel letto per rimboccargli le coperte. Nainai la osservò con uno sguardo tranquillo, sembrava soddisfatto ed in pace.
«Zzzzzz…» Nainai non appena chiusi gli occhi crollò di sasso.
Ma…si è già addormentato?
Violet lo osservò dormire qualche istante. In qualche modo quella era per lei una scena familiare. Certo, non aveva mai dovuto rimboccare le coperte ad un adulto, ma per lei era un impegno quotidiano mettere a letto i bambini dell’orfanotrofio.
Già, è come se fossi proprio la persona giusta per prendermi cura di lui…
Si levò la veste nera, rimanendo in biancheria. Il suo corpo giovane era segnato solo da un piccolo accenno di seno. Rimasta in vestaglia si affrettò anche lei sotto le coperte, rimanendo a fissare il soffitto con gli occhi aperti, attraversati ancora dalle tappe del viaggio.
Mfmfmfmfmf… psssssss
È stata proprio lunga arrivare fino a qui. Devo assolutamente trovare il modo di capire dove mi trovo e rimettermi in marcia il prima possibile per raggiungere la capitale
Mfmfmfmfmf… psssssss
È successo tutto troppo in fretta. Non ho quasi avuto il tempo di capire cosa stesse succedendo che mi sono ritrovata sbalzata in questa missione assurda. Avrei dovuto pensarci meglio prima di firmare quel maledetto contratto, o almeno avrei dovuto pretendere qualche informazione in più…
Mfmfmfmfmf…psssssss
Stesa nel letto, la testa sprofondata nel cuscino morbido e profumato, Violet si lasciò andare chiudendo gli occhi. Addormentandosi.

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