Ogni storia inizia in un luogo, e questa comincia nella stanza degli ospiti di Kaer Morhen, la fortezza dei Witcher ( cacciatore di mostri ) tra le Montagne Blu. Inizia con Geralt che si fa un bagno, il che confuta la teoria che i Witcher trascurano l’igiene personale. ( Potrei parlarvi a lungo del cacciatore di mostri più famoso al mondo: l’uomo noto come GWYNBLEIDD nella lingua antica… o come lupo bianco (ma non per questo meno nobile) nella nostra lingua. Geralt di Rivia è un cacciatore davvero eccezionale. Un incontro fugace, potrebbe spingerci certamente a catalogarlo come un semplice guerriero ammazza mostri o un rozzo professionista di uno sporco lavoro… ma con uno sguardo più attento vi accorgerete che è un uomo assai profondo, con una visione vasta e unica, e una lunga esperienza accumulata in tutto il mondo. Apparentemente è una persona introversa e temeraria, qualcuno potrebbe anche definirlo burbero, ma sotto questa superficie si cela un mare di benevolenza, buon umore e sincera disponibilità ad aiutare gli altri con un serio consiglio o un semplice uso della sua lama. È un uomo di bell’aspetto e dai modi incolti e a volte, rozzo, ma nonostante ha grande successo con il gentil sesso. In poche parole, è una contraddizione vivente. ( Pertanto è mio dovere continuare le mie cronache e scrivere il capitolo successivo delle sue gesta e delle sue prodezze. ) Ma nel mentre, viene bruscamente interrotto da Yennifer… ( Il witcher incontrò per la prima volta la maga dai capelli neri corvino ben vent’anni prima. La loro amicizia e i loro sentimenti nacquero durante un’avventura comune che comprendeva un genio e un desiderio concesso a Geralt che intersecò inestricabilmente i loro destini. Tuttavia, da allora la loro relazione era stata piuttosto burrascosa e piena di alti e bassi, crisi e separazioni. L’amore tra Geralt e Yennefer è la prova inconfutabile della tesi secondo cui gli opposti si attraggono. Alcuni anni prima, dopo una lunga separazione ricca di avventure per entrambi, Geralt e Yennefer erano tornati insieme. Questo momento di pace era stato interrotto dalla Caccia Selvaggia, che aveva preso prigioniera Yennefer. Il witcher era subito partito per salvarla, ma nel farlo aveva perso la memoria. Quando, alla fine, aveva recuperato i ricordi, era subito tornato a cercare la sua amata maga.) Niente di inconsueto, se si parla di lei. Gli ricorda che doveva addestrarsi con Ciri. (Cirilla Fiona Riannon… cosa potrei dire di lei? Che è soprannominata “ Ciri “, che è nata nel 1251, che ha capelli biondo cenere e una cicatrice sulla guancia… una ragazza che sembrava… beh, non proprio ordinaria, ma sicuramente non straordinaria com’è in realtà. Cirilla è un’abile witcher, l’erede di diversi troni, l’ultima portatrice del Sangue Ancestrale, una potente Fonte dagli eccezionali talenti magici e la Signora del Tempo e dello Spazio. Questo rende secondari dettagli come il colore dei suoi capelli e la sua data di nascita, non credete? Potrei anche dirvi che è la figlia adottiva di Geralt, ma questa sarebbe una grossa semplificazione, Ciri è molto di più. È il suo Destino, la sua Figlia inattesa… una persona legata al witcher dalle inestricabili trame del fato. Seguendo le antiche tradizioni dei witcher, Geralt aveva portato Ciri a Kaer Morhen quando questa gli era stata affidata. Lì lui e Vesemir le avevano insegnato l’arte degli ammazzamostri di professione. Durante l’addestramento la ragazza aveva dimostrato pe la prima volta i suoi talenti magici, scoprendo di essere una Fonte. Col tempo, il dono di Ciri si era rivelato essere una maledizione, poiché per colpa di esso la ragazza si sarebbe dovuta nascondere da tutto il mondo… compreso Geralt. La storia di Ciri conteneva un altro grande segreto. Il suo padre naturale non era altri che L’imperatore di Nilfgaard, Emhyr Var Emreis, le cui parole confermano i timori sorti nel cuore di Geralt dopo il suo incubo… Ciri era tornata ed era in grave pericolo, poiché l’implacabile Caccia Selvaggia era sulle sue tracce. ) Che altro può fare il nostro eroe se non salutare la maga e scendere nel cortile della fortezza? Il Witcher non sapeva che questo sarebbe stato l’inizio di una grande avventura… In realtà, tutto quello che era successo a Kaer Morhen era soltanto un sogno… Il tipo di sogno da cui persino i Witcher si svegliano urlando e coi sudori freddi. Geralt si accovacciò vicino al fuoco e scrutò le terre circostanti, devastato dalla guerra e segnate dalle battaglie e perdite d’occhio. Ma non aveva certo scelto questo accampamento per il panorama. Era stata la pista di Yennifer a condurlo qui.
Molti pensano che la vita da Witcher sia una serie infinita di avventure, affrontando manticore bruxae e altri strani mostri. In realtà Geralt trascorreva la maggior parte del suo tempo in occupazioni banali, di quelle che un bardo non si degna di menzionare poiché non offrono alcuno spunto utile per i suoi comportamenti. Per farvi un esempio, una volta giunto a Bianco Frutteto una donna gli chiese di recuperare la sua… Padella. Un misterioso signore aveva preso in prestito una padella da una vecchia e non l’aveva più restituita. Indagando su quest’atto cosi scortese, Geralt scopri che il delinquente aveva ben altri crimini sulla propria coscienza, compreso l’omicidio. Gli appunti quasi carbonizzati che Geralt trovò nella capanna abbandonata rivelavano chiaramente che era molto interessato ai movimenti delle truppe nilfgaardiane e ai loro segreti militari. In altre parole, era una spia. Geralt trovò la padella e la restituì all’anziana donna la quale fu al settimo cielo non: non solo aveva riavuto la sua graziosa padella, ma per di più era stata sgrassata per bene! Poco lontano sul ciglio della strada si trovava un mercante alquanto disperato… stava consegnando scorte preziose all’accampamento miliziano quando il suo cavallo si era imbizzarrito trascinando fuoristrada il carro e finendo in una palude, dove la povera bestia, impantanata, era stata fatta a pezzi e divorata da una creatura che si annidava in quei posti. Il mercante aveva troppa paura per recuperare le scorte di persona, così chiese al witcher di farlo per lui, in cambio di una sostanziosa ricompensa. Le cose in apparenza più semplici si rivelano le più complesse. Il witcher trovò il carico del mercante, ma, trovò anche diversi segni di un’imboscata opera di uomini. Il mercante non aveva detto a Geralt tutta la verità e il witcher ne ebbe conferma quando chiese spiegazioni: l’uomo anziché sostenere la propria innocenza se la diede a gambe levate. Venne fuori che il “ mercante “ non era affatto un mercante ma un guerriero temerario. Geralt ascoltò la sua storia e la sua spiegazione, dopo di che chiese di lasciare che continuasse la sua matta lotta contro i nilfgaardiani. Non c’è da sorprendersi, i witcher per principio sono neutrali, ma non era un mistero che la simpatia di Geralt ambisse più ai Regni settentrionali che all’impero di Nilfgaard. Così riprese il cammino alla ricerca di Yennifer per il villaggio. Il comandante della guarnigione nilfgaardiana stanziata a Bianco Frutteto sapeva dov’era andata Yennifer. Astutamente, non era disposto a cedere queste informazioni in cambio di nulla. Essendo un uomo di una certa esperienza, sapeva bene che Geralt avrebbe fatto di tutto per trovare la maga. Fortunatamente, in zona c’era un grifone… Una bestia che i soldati del comandante non riuscivano ad uccidere. Il comandante non poteva che chiedere una cosa, la testa del mostro in cambio del suo aiuto. Il witcher compì le sue indagini e scoprì che il grifone incontrato lungo la strada principale fuori da Bianco Frutteto aveva un buon motivo per cacciare la popolazione locale: i soldati del comandante nilfgaardiano avevano inviato degli esploratori per uccidere la compagna del grifone. I grifoni sono nati per scegliere un compagno per tutta la vita, e Geralt non poté non provare un pizzico di pietà per la bestia… Ma, da buon professionista, non poteva permettere che i suoi sentimenti interferissero con il lavoro. Quanto venne il momento di tendere un’imboscata al mangiauomini pennuto, Geralt chiese aiuto a Vesemir. Con due Witcher alla gola, il grifone di Bianco Frutteto si rivelò un agnellino pronto al macello. Com’ è usanza del suo ordine. Geralt prese la testa della bestia come trofeo e la consegnò alla guarnigione nilfgaardiana in cambio della sua ricompensa, come ricorderete consisteva un informazione su Yennifer.
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